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5 NOVEMBRE 2024

Concordato, i commercialisti: «Regole non chiare, serve più tempo, riguarda 5 milioni di contribuenti»

Parla Elbano de Nuccio, presidente dei commercialisti i quali avevano già manifestato la necessità di una proroga attraverso una nota stampa dopo che al Consiglio nazionale erano arrivate numerosissime segnalazioni

Proposte e richieste. I commercialisti italiani, guidati da Elbano de Nuccio, si rivolgono al governo in merito al concordato preventivo biennale chiedendo una proroga del termine del 31 ottobre per l’accettazione della proposta e per la presentazione delle dichiarazioni. I commercialisti avevano già manifestato la necessità di una proroga attraverso una nota stampa dopo che al Consiglio nazionale erano arrivate numerosissime segnalazioni di contribuenti e professionisti che evidenziano l’insufficienza del termine del 31 ottobre per l’accettazione della proposta e la trasmissione all’Agenzia delle Entrate delle dichiarazioni, alle quali devono essere allegate dette accettazioni.

«Il nuovo istituto — afferma il presidente de Nuccio — si rivolge a una platea molto ampia di contribuenti, rappresentata dai quasi 5 milioni di soggetti titolari di partita Iva che potranno decidere se accettare o meno la proposta di concordato elaborata dall’Agenzia solo dopo un’attenta valutazione dei rischi e delle opportunità che potranno derivare dall’adesione. Tali valutazioni sono svolte con l’ausilio fondamentale dei commercialisti, chiamati a svolgere una delicata attività di informazione e analisi preventiva dell’evoluzione del business dei loro assistiti nel biennio di validità del concordato».